Agroalimentare e digitale: binomio vincente
L’innovazione digitale e’ ormai protagonista nel comparto agroalimentare, settore che sperimenta soluzioni smart per aumentare la competitività e soprattutto migliorare qualità e tracciabilità del Made in Italy alimentare.
Sono già trecento le soluzioni innovative disponibili per supportare l’Agricoltura 4.0, intesa come utilizzo di tecnologie interconnesse per migliorare resa e sostenibilità delle coltivazioni, ma anche la qualità produttiva e di trasformazione e le stesse condizioni di lavoro.
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia, infatti, sono le stesse startup a proporre soluzioni digitali nei settori agricolo e agroalimentare: ammontano a cinquecento le imprese attive a livello mondiale in ambito eCommerce (65%) e Agricoltura 4.0 (24%).
L’innovazione digitale è una leva strategica per il settore agroalimentare italiano, in grado di garantire maggiore competitività a tutta la filiera, dalla produzione in campo alla distribuzione alimentare, passando per la trasformazione – afferma Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Smart AgriFood -.
Il successo delle imprese agricole passa sempre di più dalla capacità di raccogliere e valorizzare la grande mole di dati che si genereranno, soprattutto per ottenere il controllo dei costi e l’aumento della qualità della produzione. Va evidenziato comunque che tra gli attori del settore emerge ancora poca chiarezza su come sfruttare queste opportunità; un segnale che serve investire nella creazione di sane competenze, al di là delle mode.
Molto evidente, inoltre, è l’impatto del digitale sulla tracciabilità alimentare, tanto che il 30% delle imprese che adottano soluzioni digitali di tracciabilità – sono 133 le soluzioni tecnologiche per la tracciabilità alimentare disponibili sul mercato italiano – ha rilevato un calo degli errori di inserimento dei dati e del rischio di manomissione.